PERCHE’ L’ENERGIA SESSUALE E’ COSI’ UN TABU'? (anche nel mondo olistico)

Allora perché nella maggior parte dei percorsi di sviluppo personale, olistici, più o meno spirituali, si ignora o si esclude l'energia sessuale, che della forza vitale è l'espressione più diretta?

Molte persone che si trovano in percorsi di crescita personale, spesso lunghi anni di cammino, con pratiche importanti e di grande spessore, evitano accuratamente di interessarsi del ruolo che l'energia sessuale e l'Eros possono svolgere nella loro vita.

In molti ambiti, parlare di questi aspetti di solito o è esplicitamente proibito oppure semplicemente si preferisce sorvolare o li si lascia su un piano puramente teorico, come se non fossero parte della vita quotidiana, come se non avessero un'incidenza su ciò che ci muove nel profondo. Come se si potesse tranquillamente riservare quei discorsi ad una sede separata.

Eppure, per restare nel mondo occidentale, i padri della psicanalisi hanno messo in luce da tempo quanto le dinamiche ancorate alla ricerca del Piacere siano fondamentali per una nostra maturazione emotiva, intellettuale e spirituale...

Escludere o tralasciare l'energia sessuale in quanto tabù o troppo "pericolosa" da maneggiare non fa altro che renderla un materiale ancora più esplosivo, pronto a fare danni quando meno ce lo si aspetta, a causa di una totale inconsapevolezza del suo potere. Perché non è che se non la guardo poi sparisce...

Ancora peggio: dato che nessuno se ne occupa, tutta l'educazione in questo ambito passa per la pornografia, che al 99% è fatta di clichè limitanti, riduttivi e molto orientati al "consumo" (per essere gentili).

Cliché che poi si riverberano pesantemente sul modo in cui entriamo in contatto e instauriamo relazioni. Il sesso diventa una pura performance, un dovere, un compiacere, un qualcosa di cui vergognarsi, oppure abuso, violenza, dipendenza ecc.

Quindi da una parte si ignora o si proibisce, e dall'altra si lascia che l'elefante nella stanza si muova nell'ombra, facendo danni di cui ci accorgiamo magari solo dopo anni e anni.

Si generano frustrazioni e traumi che finiscono spesso per distaccarci dal nostro Piacere. Arriviamo a dimenticarci completamente di cosa significhi essere attraversatə dall'energia vitale che si esprime nel nostro essere incarnatə, nell'avere un corpo che vuole sentire, vuole godere, vuole l'estasi nelle sue molteplici accezioni. Per quanto ci dia fastidio, tutto questo c'è anche quando vogliamo essere "spirituali" e "olistici". Fare finta di nulla crea solo problemi.

Ci troviamo di fronte ad una delle OMBRE più grandi della nostra società, e chiunque stia facendo un lavoro su di sé non può permettersi di ignorare un ambito così importante e determinante.

Il coraggio di sentire quanto sono in connessione con il mio Piacere, con il mio corpo, le mie emozioni. Quanto so comunicare ciò di cui ho bisogno, cosa desidero per me.

Non è un problema solo di qualche individuo ...tutto il sistema concorre a creare questa situazione: religione, scuola, istituzioni...

C'è un condizionamento fortissimo che rende davvero difficile affrontare queste tematiche. Soprattutto se le si vuole vedere come FONDAMENTO di un processo evolutivo che non sia polarizzato verso la sola dimensione del disincarnarsi, nell'annullamento della nostra corporeità e della materia densa che viviamo.

Perché poi nella materia, nella vita reale, ci dobbiamo tornare e sapere cosa ci muove nel profondo ci permette di costruire una realtà più piena, soddisfacente e meritevole di essere vissuta.

Non parlo di un facile edonismo, un ridurre tutto a semplice atto di consumo (quello c'è già, purtroppo). Ciò che serve è invece il coraggio di guardare negli occhi la Vita e la nostra sensualità che si manifesta al di fuori di ciò che le regole e la società ci impongono. Per sentire, accogliere, rispettare ciò che emerge, ciò che ci dà Piacere. Assaporare l'orgasmo, lasciarsi percorrere dall'Estasi.

Essere Vitali.

É venuto il momento di restituire spazio e dignità alla sessualità come potente espressione della Vita.

Di ridare forza alla ricerca del nostro Piacere, inteso come profonda comunione con sè, nella pienezza dei nostri sensi.

Nella possibilità di renderci vulnerabili senza doverci sempre mascherare, senza ombre, senza più ipocrisie.

É il momento di accogliere con amore e con coraggio tutto ciò che abbiamo tenuto nascosto nell'armadio (e non ci ha fatto bene farlo). Giù, così in fondo che non ci ricordiamo neanche più perché e quando ce l'abbiamo messo.

È il momento di prenderci la responsabilità del nostro Piacere, di lasciarlo scorrere nelle nostre vene, per ricordare che la Vita no, non è addomesticabile.

Alessandro Massarelli